Islanda, un arcobaleno di emozioni


Meridiani e Paralleli - pubblicato : 04-09-2014 19:56:40

 

Metabolizzare un viaggio in Islanda richiede qualche giorno. Si rientra con il corpo, mentre la mente fatica a lasciare quello che ha appena vissuto.

Tante persone al sentire che andavo in Islanda mi hanno chiesto il perchè: cosa c'è da vedere a parte i geyser?
E in quel a parte è racchiuso un mondo che non si pu
ò capire se non lo si vive, un mondo al quale nessuna foto renderà mai giustizia.

L'Islanda la vivi usando tutti i cinque sensi. 
Vedi i colori della terra.
Nera di mari di lava, verde di prati infiniti punteggiati del bianco delle pecore o dei ciuffi del cotone artico, rossa di ferro, gialla di zolfo, azzurra di rame.
Vedi il blu del mare, i mille colori di un cielo che non è mai uguale a sé stesso, vedi l'azzurro degli iceberg e cascate leggere come il pizzo di un abito da sposa.

L'Islanda la senti: senti il vento che fischia inclemente, senti il rombo di cascate impetuose, senti la terra respirare, sbuffare, borbottare e senti il silenzio di valli disabitate. 
E poi la gusti, bevendo la sua acqua cristallina o assaggiando un pezzo di ghiaccio staccatosi da un iceberg di qualche migliaio di anni.
Dell'Islanda ti rimangono la sensazione di sprofondare nel muschio morbidissimo, di camminare sulla neve fresca che scricchiola sotto gli scarponi o di affondare nella lava polverosa. Ed infine l’Islanda la odori; con il pungente odore di zolfo ed i profumi dell’erba e del muschio bagnati.

E se ho appurato che il mal d'Africa esiste, adesso ho anche la certezza di aver vissuto due settimane in una terra "viva", che se mai rivedrò non riconoscerò, perché l'Islanda è una terra che rinasce e cambia aspetto ogni giorno...Per questo è unica.

 

Testo e foto di Ileana De Ponti